Statistica sulle magre

L’UFAM elabora una statistica delle magre e ne pubblica i risultati.

Attualmente le risorse idriche vengono sfruttate al massimo in diversi luoghi, ad esempio come acqua potabile e industriale oppure per la produzione di energia elettrica. Da più parti si chiede tuttavia una gestione dell'acqua ponderata secondo principi ecologici. Inoltre, a causa degli incombenti cambiamenti climatici, le magre sono divenute un tema di ricerca anche in quel serbatoio idrico che è la Svizzera. In particolare con la nuova legge del 1991 sulla protezione delle acque, aspetti quali la protezione quantitativa delle acque, la misurazione dei livelli di magra e l'analisi delle portate di magra hanno assunto una notevole importanza.

Per la descrizione degli eventi di magra entrano in linea di conto numerosi parametri diversi. La statistica sulle magre elaborata dalla divisione Idrologia dell'Ufficio federale dell'ambiente si basa sulle raccomandazioni dell'associazione tedesca di economia idrica e ingegneria rurale (Deutscher Verband für Wasserwirtschaft und Kulturbau, DVWK 1982/1992; oggi DWA). Essa comprende i valori annuali della portata media minima nell'arco di un determinato numero di giorni x (NMxQ). L'indicatore NMxQ è rilevante per la pianificazione di prelievi o restituzioni.

Dal 2015 la divisione Idrologia lavora con un nuovo set di metodi, sviluppato inizialmente per la statistica sulle piene. I calcoli sono effettuati analogamente a quelli dei casi di piena, i massimi annuali sono tuttavia sostituiti dall'indicatore NMxQ, moltiplicato per (-1).

Pubblicazione dei risultati

La pubblicazione dei risultati avviene a due livelli:

  1. tutte le stazioni di misurazione delle portate pubblicano una scheda che può essere utilizzata per le prime stime indicative delle probabilità di magre;
  2. come base per analisi dettagliate nell'ambito delle magre è possibile scaricare rapporti esaustivi forniti da stazioni di misurazione selezionate. Tali rapporti, oltre alla valutazione delle magre, includono anche altri parametri, come la durata delle stesse o il volume del deficit di deflusso.

Contenuto delle schede

Le schede sono allestite tenendo conto dell'indicatore NM7Q plausibilizzato. Per garantire che nessun evento di magra si protragga oltre fine anno e, di conseguenza, figuri nella statistica per due anni consecutivi, si lavora utilizzando i cosiddetti anni di magra. Questi comprendono, di regola, il periodo dal 1° giugno al 31 maggio per le stazioni alpine e il periodo dal 1° aprile al 31 marzo per le stazioni non alpine. Essendo le magre rare in primavera, questa suddivisione è in genere la più indicata in Svizzera.

I valori relativi al periodo di ritorno (portate per periodi di ritorno o annualità predefiniti) sono calcolati applicando la «distribuzione generalizzata dei valori estremi» (Generalized Extreme Value Distribution, GEV).

Il fronte della scheda riporta da un lato la serie dell'indicatore NM7Q sotto forma di istogramma e dall'altro le probabilità di magra con funzione di distribuzione integrata e i valori di misura sotto forma di diagramma di frequenza. Inoltre, in due tabelle figurano i valori stimati relativi ai periodi di ritorno T = 2, 10, 30, 100 e 300 anni come pure le cinque minime annue più basse con i rispettivi periodi di ritorno stimati. Il retro propone una serie di informazioni supplementari.

Le schede della statistica sulle magre sono disponibili presso le singole stazioni sul sito:

Contenuto dei rapporti delle stazioni

I rapporti esaustivi forniti dalle stazioni di misurazione servono a riconoscere la non stazionarietà nei dati e a ricavare una panoramica delle magre, la loro durata e i volumi del deficit di deflusso per determinati periodi di ritorno. Inoltre, i periodi di ritorno delle portate di magra vengono calcolati utilizzando due approcci diversi per valutarne le differenze.

Oltre all’analisi puramente statistica dei dati relativi alle magre, i rapporti comprendono analisi di massima della storia della stazione e degli influssi sul bacino imbrifero, che consentono di integrare meglio i risultati all’interno di un contesto.

I risultati di queste analisi statistiche costituiscono soltanto una base per rispondere a questioni concrete. Sono importanti anche conoscenze relative ai processi idrologici nel bacino imbrifero.

Ulteriori informazioni

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Software

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Ultima modifica 17.05.2024

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